L’Ungheria è una economia aperta, particolarmente impegnata ad attrarre investimenti esteri. Il partenariato con gli investitori internazionali, poi, è considerate una vera a propria priorità nazionale ed il Paese è estremamente attento alle esigenze delle imprese già insediate ed al miglioramento del clima economico. Secondo I dati della Hungarian Investment Promotion Agency, gli investimenti diretti esteri assommano al 78% del PIL (dato fine 2013), con il tasso più alto dell’intera regione.
In particolare, per migliorare il clima economico, il governo ungherese ha:
ridotto la tassazione sul reddito delle imprese, portandola al livello più basso dell’Europa centro orientale (10/19%)
promulgato un nuovo, più flessibile codice del lavoro per favorire le aziende
riformato l’istruzione terziaria conformemente con le aspettative del mercato del lavoro
approvato una nuova legge sulla formazione professionale
creato nuove zone ecomomiche speciali con tassazione e contribuzione più favorevoli
introdotto il Job Protection Action Plan per tutelare alcune categorie di lavoratori attraverso la riduzione del costo del lavoro
stipulato accordi strategici con numerose aziende.
Le normative ungheresi sono pienamente armonizzate con il diritto comunitario. Il Codice civile regola le tematiche più importanti del diritto private, comprese le obbligazioni tra private e tra imprese. Il Codice contiene anche le norme fondamentali del diritto d’impresa, come la creazione, gestione e conclusione dei contratti e delle garanzie.
Queste informazioni sono fornite su dati ufficiali della Hungarian Investment Promotion Agency. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al Dr. György Kovács LL.M (Boston), legal specialist in European Union Law (gyorgy.kovacs@fulbrightmail.org) e consulente Touché per l’Ungheria.